Il programma di ricerca mira ad analizzare i traumi diasporici legati alla guerra in Ucraina e alla migrazione forzata attraverso il Mediterraneo a partire dalla tradizione di studi sul “trauma culturale”, che ha messo in luce come la conoscenza e le definizioni pubbliche dei drammi vissuti da una collettività siano negoziate socialmente e politicamente.
In questa prospettiva, le arene estetiche possono influenzare attivamente le forme del discorso pubblico sui traumi della guerra e della migrazione forzata. Il progetto parte dall’idea che i linguaggi artistici possano contribuire alla comprensione pubblica dei processi migratori e delle memorie dei migranti.
Nell’ambito del programma di ricerca saranno identificate produzioni artistiche ispirate all’esperienza dei traumi migratori legati sia alla diaspora ucraina sia a quella mediterranea.
Seguirà la fase di organizzazione, conduzione e analisi di interviste con migranti, artisti, attivisti e membri di ONG, giornalisti, attori politici e istituzionali a livello locale e nazionale.